E allora:
- riporterei in vita una società in cui i valori dominanti non erano affatto l'arrivismo cinico e dannoso nei confronti degli altri, il possesso, l'assenza di regole, l'avere addosso migliaia di euro di vestiti e lo sballarsi di alcool e droghe già nell'età preadolescenziale, ma la felicità di se stessi e del proprio ambiente, il quieto vivere, il rispetto degli altri e della propria persona e il divertimento sano e responsabile;
- riporterei in vita quella che ormai molti, non a torto, chiamano la "TOP GENERATION", quella in cui in discoteca si andava solo se maggiorenni oppure nei pressi della maggiore età, in cui era più difficile, ma anche più bello, socializzare, corteggiarsi ed innamorarsi;

- riporterei in vita la vecchia televisione e la vecchia radio, in cui la cultura e l'informazione erano sempre e comunque al primo posto; riporterei in vita la vecchia Radio Deejay, quella che ha fatto conoscere l'hip hop a tutto il mondo, portando i Fugees per la prima volta in Italia e lanciando artisti come Neffa e gli Articolo 31, quella della Deejay Parade e degli "amici della cassettina", che registravano su musicassetta tutte le puntate e che, come me, le custodiscono ancora gelosamente, ma anche quella di Ciao Belli e del Deejay Time; inoltre, le mitiche Disco Radio, Doctor Dance e Tam Tam Network, grazie alle quali la vera musica dance era un mito intramontabile;

Riporterei me e la mia vita indietro di almeno 15 anni. E, perdonatemi il quadro un pò nostalgico e non pienissimo di aspetti positivi, sarebbe sicuramente un mondo molto migliore. Grazie, Pina, per aver dato spazio a tutto quello che ha caratterizzato la "generazione dei Lego"; è giusto che il presente e il futuro vengano vissuti in pieno (guai se così non fosse), ma è altrettanto sacrosanto che il passato, lungi dall'essere uno spettro che aleggia di continuo sulle nostre vite, venga guardato sempre con un occhio di interesse e, perchè no, anche di ispirazione.
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